Critica

Se l’arte è tale quando riesce a turbare o meglio a provocare un alternarsi di considerazioni o ti porta ad un confronto vis a vis con il tuo interiore modo di sentire o “vedere” l’opera che stai elaborando o che hai realizzato lasciandoti soddisfatto o non realizzato ed hai la volontà e la forza di proseguire, sei sulla strada che devi percorrere al di là di ogni estranea considerazione che il tuo “io” sta elaborando.

Il cromatismo supportato da ampie campiture denotano l’animo dell’artista che cerca nello spazio l’appagamento del desiderio di vedere il soggetto scelto quale esempio dimostrativo dello stato d’animo che lo travaglia.

È forse quello l’autore?

O trattasi di una interpretazione del come vedere il soggetto prescelto nella sua raffigurazione?

Nell’uno o nell’altro caso è certo che l’artista si rispecchia nelle pose dei soggetti dipinti come a vivere dei particolari momenti della vita travagliata di tutti i giorni.

Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, il Giacomo nel dipingerli riesce a renderli “vivi” e palpitanti per descriverci il magico momento che sta attraversando.

Tristezza?

Gioia?

Meditazione?

Non ha importanza, quello che è certo che l’artista ha colpito con il suo pennello il fruitore dello sguardo del soggetto rappresentato.

La tecnica realizzata è frutto del lungo studio non scevro da tentennamenti fortemente voluti.

L’artista soffre, come i suoi soggetti, di una malinconia dovuta forse a particolari difficili momenti di strutturazione del proprio “io pittorico”.

Cosa si può dire della stesura continua di tenui tinte che in alcune tele vengono contrastate da forti volumetrici per non dire violenti toni forti?

Viene da chiederci se è possibile valutare quale movente spinge l’autore a presentarci come in un “defilè” questi occhi, questi visi, questi soggetti che veramente ci suggestionano portandoci a meditare ed a riflettere facendoci partecipi dello stato d’animo che il pittore stendendo i colori sulla vergine tela ci fa complici di eterno insoddisfatto.

Poter visionare le sue opere è un privilegio riservato alle persone dall’animo sensibile ai problemi della nostra contemporanea travagliata esistenza, dai non facili problemi della nostra vita.

All’artista che riesce a farci meditare un pauso ed una malora per la sua arte, arte quale maestra di vita.

Artista e Critico: Lillo Cicero

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